In caso tu voglia effettuare la vendita della tua casa con all’interno un inquilino, quest’ultimo avrà l’obbligo di farti accedere all’immobile in compagnia del potenziale acquirente, per svolgere tutte le dovute visite e ispezioni della proprietà.
È fondamentale dunque stringere un patto con l’inquilino per effettuare delle visite all’interno dell’appartamento, senza invadere la sua privacy o disturbarlo in fasce orarie poco consone.
Ti suggeriamo ad esempio di strutturare insieme un calendario con degli orari ideali da rispettare per entrambe le parti.
Potrebbe anche accadere che l’inquilino si rifiuti di far visitare l’immobile. In questo caso, il proprietario potrà richiedere il danno per perdita di chance commerciali. In seguito, una volta effettuata la vendita, l’inquilino sarà tenuto a versare i canoni al nuovo proprietario.
Nel caso in cui i canoni siano già stati versati al precedente proprietario, questi non avranno alcuna validità.
Pertanto, il vecchio proprietario avrà l’obbligo di risarcire l’affittuario, mentre l’inquilino a sua volta sarà tenuto a pagare comunque i canoni al nuovo proprietario.
Il contratto di locazione può avere una durata di quattro anni più quattro aggiuntivi per quelli a canone libero (il classico 4+4), mentre per quelli a canone concordato sarà di tre anni più due.
Nel caso di canone concordato, gli importi massimi e minimi dei canoni saranno stabiliti a livello locale tramite la contrattazione tra i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari, a seconda delle caratteristiche dell’immobile e della località in cui è situato.
Se si dovessero generare debiti – dovuti al mancato pagamento dei canoni da parte dell’inquilino nei confronti del precedente proprietario – questi non verranno in alcun modo accreditati al nuovo proprietario.
In tal caso, il vecchio proprietario avrà il diritto di richiedere un decreto ingiuntivo, ma senza la possibilità di sfrattare l’affittuario, dato e considerato che l’immobile non sarà più di sua proprietà.
Oltre a prestare la propria collaborazione, l’inquilino non ha ulteriori obblighi, dal momento che la legge lo esclude dalla trattativa, fatta eccezione per l’ipotesi di prelazione: concetto fondamentale che andremo ad approfondire di seguito.